Lino Centazzo, in riferimento al progetto progetto promosso da Bioforest che ha coinvolto un centinaio di ragazzi delle scuole medie di Cordenons assieme ai coetanei delle scuole medie Antonio Rosmini di Pordenone e ai piccoli delle elementari di Roveredo in Piano e che è consistito nel rinvaso di 110 arbusti tra carpini bianchi, frassini, aceri campestri, ontani neri, farnie (o roveri) e ornelli (o frassini minori), dice che rimane ancora da decidere il destino finale delle piantine, negli anni scorsi poste a dimora in uno spazio messo a disposizione da Bioforest. Mentre le amministrazioni comunali di Roveredo in Piano e Pordenone hanno già provveduto a fornire un'area per mettere a dimora gli alberelli, si attende ancora una soluzione per Cordenons: «Una legge del 1993 (si tratta della LEGGE 29 gennaio 1992, n. 113 - Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica, ndr) - sottolinea inoltre Lino Centazzo, membro del consiglio direttivo di Bioforest - prevede che venga piantato un albero per ogni nuovo nato. Tutti questi ragazzi sono nati dopo il 1993, ma non hanno avuto il loro albero. Per questo sarebbe auspicabile che l'amministrazione (di Cordenons) mettesse a disposizione un'area per dare effettiva attuazione a questa norma». Del fatto che per ogni bambino nato si sarebbe dovuto piantare un albero e di cosa stava facendo al riguardo un comune come quello di Chions, ne scrissi a suo tempo qui: era il 13 maggio 2006. Allora, su quel post, il consigliere comunale Gianni Ghiani ebbe a commentare così: “E' certamente una bella idea, utile all'ambiente ed educativa da copiare perchè la città di Cordenons possa essere più bella anche con questi semplici gesti“. Vorrei chiedere al consigliere Ghiani come mai ha cambiato idea (anche su questo), dato che da allora sono trascorsi due anni e di questi “semplici gesti“ non se n'è visto nemmeno uno, tanto che anche Lino Centazzo se n'è accorto, purtroppo per tutti noi e soprattutto per i bambini, ma domani adulti, di Cordenons. P.S.: siccome la legge parla di "Obbligo per il comune", sarebbe interessante capire perché, come pare, gli amministratori comunali non abbiano applicato una legge dello Stato italiano.