Dopo Sacile (per primi a quanto mi consta grazie all'impegno di Rossana Casadio), Fontanafredda, Casarsa, Porcia, apprendo da “Il Gazzettino“ dello scorso 28 gennaio che ora, anche Azzano Decimo, con il progetto “Azzano Pedibus“, mette in piedi il servizio di Pedibus comunale (presentato lo scorso 1° febbraio) che sarà attivo dal 4 aprile al 28 maggio (aperto a tutti i bambini iscritti alla scuola primaria).
Il Pedibus è gratuito, ed è promosso dal Comune in collaborazione con l'associazione Scarabeo, l'istituto comprensivo, la polizia municipale e l'associazione carabinieri in congedo. Il Pedibus sarà formato da 3 linee: viola (via Montessori), azzurra (via Dei Gelsi) e verde (via Divisione Julia). Ciascuna linea sarà guidata da almeno 2 accompagnatori, un "conducente" e un "controllore", che lungo la linea prestabilita avranno il compito di raccogliere i bambini a ogni fermata. I passeggeri del Pedibus sono rappresentati dagli alunni che, aggregandosi lungo il tragitto alle fermate prestabilite, formano un gruppo ordinato con meta il capolinea, ovvero la scuola. Per la realizzazione del progetto è di rilevante importanza la fiducia reciproca, la collaborazione e la disponibilità tra genitori, la sensibilità degli insegnanti e la partecipazione dei bambini. Gli accompagnatori devono far rispettare alcune regole ai bambini, a garanzia della loro sicurezza, ed in particolare: arrivare puntuali alle fermate, non correre, non spingere, ascoltare gli accompagnatori, portare gli eventuali segni di distinzione del Pedibus (gilet cata-rifrangente, bretelle rifrangenti) utili alla visibilità ed alla sicurezza del gruppo.
In buona sostanza, tutti i comuni più o meno contermini a Cordenons si sono o si stanno organizzando per avviare l'utilissima esperienza del Pedibus, mentre nella nostra città tutto tace.
Eppure, quante volte ho parlato del Pedibus in questo blog, uno degli argomenti contestuale al tema de “La città dei bambini“, tema che tra l'altro era parte integrante del programma dell'attuale amministrazione, ma che non mi pare proprio sia stato realizzato e di certo non per questioni di scarse disponibilità finanziarie.
I bambini, si sa, dato che non votano, possono attendere!