Ieri sera si è riunito il Consiglio comunale e molti sono gli argomenti inseriti nell'Odg predisposto dal Presidente e, tra questi, c'è l'interpellanza presentata il 24 gennaio 2012 da Franco Vampa il quale scrive di essere venuto a conoscenza della pendenza fin dal maggio 2010, quindi gestione ex Sindaco Mucignat, avanti al Tribunale di Pordenone, di una causa civile per risarcimento di rilevanti danni, intentata dall'ex Presidente della Casa di Riposo di Cordenons, nei confronti dell’allora Direttore responsabile del giornalino “In Comune” (giornalino che non ho condiviso sin dall'inizio sia per gli scarni contenuti trattati che per il costo, come ci ricorda qui l'ex assessore al bilancio F. Venerus che nel passato avevo invitato più volte ad un confronto pubblico su questo blog), per violazione della cosiddetta privacy nei confronti dell'ex presidente. Siccome il giornalino era interamente finanziato dal Comune di Cordenons è necessario, scrive Vampa, capire i motivi per cui si è preferito dalla precedente amministrazione resistere nella causa medesima, invece di tentare un compromesso per limitare i danni, tanto più se, ovviamente magari per accordi intervenuti a suo tempo, dovesse poi surrogarsi il Comune in caso di soccombenza dell'ex direttore del giornalino. Se ho ben capito, quindi, ciò significa che il Comune potrebbe trovarsi nella condizione di dover pagare il risarcimento al posto dell'ex direttore come a dire, quindi, che dovrei pagare io, dovremo pagare noi cittadini! Vediamo cosa emergerà e poi commenteremo.
Altro Odg di Vampa riguarda la proposta di modifiche allo Statuto della Società ATAP S.p.A. di cui il Comune di Cordenons è socio con altri Comuni della Provincia di Pordenone (compresa la Provincia stessa). In tale proposta si chiede di estendere l’oggetto sociale della Società ATAP, inserendo la possibilità per la stessa di svolgere attività nel campo dei servizi e, quindi, anche nel difficile settore dei rifiuti e di poi in operazioni immobiliari in pratica di qualsiasi tipo. Vampa non condivide affatto tale proposta e tale impostazione in quanto ritiene che l’ATAP debba concentrare la sua attività nel trasporto pubblico locale (lo ha detto più volte anche lo stesso ex sindaco di pordenone Sergio Bolzonello, ndr). D'altronde che l'ATAP debba migliorare e potenziare il trasporto pubblico, era emerso anche dalle proposte avanzate dai vari schieramenti che hanno corso per le amministrative di Pordenone lo scorso anno. Anche qui vedremo di seguire l'argomento.
E infine, un accenno all'Odg presentato dai gruppi: PD, Sinistra in Comune e Scegliere Insieme sulla pubblicizzazione sul sito del comune dei verbali delle sedute consiliari, delle determinazioni e, udite, udite, la videoregistrazione dei consigli comunali. Della possibilità di riprendere le sedute del consiglio comunale ricordo di averne parlato più volte auspicando che venisse approvata e ricordo anche che in una della ultime sedute del consiglio comunale della precedente amministrazione, lo stesso Franco Vampa trattò l'argomento con un un Odg datato 3 gennaio 2011 sul tema della rete nel quale si leggeva: “Sul web andranno tutti gli atti del Comune, a cominciare dal Piano regolatore Generale e da ogni singola particella catastale, per permettere ad ogni proprietario di sapere esattamente ed immediatamente quali diritti porti con sé la sua proprietà. Soprattutto per questo mettere in rete il patrimonio culturale cittadino conservato da biblioteche, musei ed enti pubblici e privati, in modo da integrare in un unico strumento tutti i depositi culturali della città. Così, accessibili e fruibili da tutti, anche i cittadini impediti da un Handicap permanente e momentaneo, diventeranno strumenti di apprendimento, di crescita, di lavoro, di trasformazione“. Ci si potrebbe chiedere perché la maggioranza di allora non abbia realizzato quanto oggi va chiedendo dai banchi della minoranza, ma andiamo avanti. In quella seduta, sempre Vampa accennò alla possibilità di riprendere le sedute del consiglio (avevamo parlato assieme anche sulla tecnologia a basso costo da utilizzare) e ricordo ancora benissimo che qualche esponente della sinistra presente tra il pubblico snobbò tale possibilità così come gli stessi interventi di alcuni consiglieri dell'allora maggioranza i quali, invece di trattare l'argomento con la dovuta serietà, quasi ne ironizzavano e ricordo un intervento che suonava così: “prima di portare i consigli comunali nelle case dei cittadini bisognerebbe portare gli stessi cittadini in consiglio comunale“ (sarebbe utile riascoltare le registrazioni audio di quella seduta!). Ora, invece, le minoranze (che prima erano maggioranza e che, ripeto, avrebbero potuto attuare quanto oggi vanno chiedendo dai banchi della minoranza), avanzano tale proposta: sarebbe bene che sapessero fare almeno autocritica, poiché, come dice un vecchio proverbio, “Chi è causa del suo mal pianga sè stesso“.