Pubblico il secondo comunicato dei “Socialisti per Cordenons“ che i coordinatori locali hanno fatto pervenire anche ai quotidiani locali.
COMUNICATO STAMPA dei Socialisti per Cordenons.
“A meno di due mesi dalle elezioni amministrative di Cordenons i Socialisti per Cordenons, ritengono di affermare alcune cose.
Innanzitutto ribadiscono con forza che sono per la partecipazione “seria“ dei cittadini alla vita pubblica e per questo fanno un appello a tutti i cittadini di Cordenons affinché si impegnino attivamente alla vita politica in modo da portare quel rinnovamento che pare manchi alla politica cordenonese, con pochi volti giovani tenuti lontano dalle logiche dei partiti i quali, con gli uomini che li compongono, sono i primi responsabili di questo stato di cose dove prevalgano non le migliori idee quanto le logiche di apparato che arrivano anche a limitare la libera e democratica espressione quando questa non è condivisa dalla maggioranza.
Ora il punto è proprio questo: come possiamo costruire il bene della comunità, come possiamo alimentare un positivo confronto democratico, senza che tutto degeneri nella rissa, nell'offesa, nell'attacco personale? C'è ancora spazio per una politica mite che non neghi il libero e anche aspro confronto, ma che si alimenti dell'ossigeno della reciproca diversità?
Noi vogliamo credere che lo spazio ci sia e che questo pensiero sia ben rappresentato dalle civiche dell’avv. Franco Vampa, che i Socialisti per Cordenons si sentono convintamente di appoggiare proprio perché trasversali in quanto sanno guardare oltre gli steccati dei partiti e, se è vero che Vampa è sul campo della politica da molti anni, è attualmente l’unico sulla scena cordenonese che sa parlare e fare politica con la “P“ maiuscola dato che, come ha detto bene Alberto Rossi portavoce dell’API, “con Vampa c’è una comune visione politica che nasce da lontano, una politica più vicina agli interessi della gente, testimoniata da gesti e comportamenti seri“.
I socialisti auspicano, infine, che i programmi di tutte le forze politiche siano di pochi punti essenziali, attuabili e misurabili, ma soprattutto che non vengano decisi tra pochi eletti, bensì sviluppati mediante il confronto franco e dall’ascolto dei cittadini e, dopo questo passaggio, i candidati a sindaco cerchino non tanto i simboli, quanto le persone che condividono quelle idee e siano disposte a difenderle“.
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