Bene siamo giunti al 2011 (auguri a tutti), un anno che si preannuncia carico di impegni (anche per questo blog) e denso di appuntamenti politici per il nostro territorio dato che nella primavera si terranno le elezioni amministrative sia per il comune di Cordenons che per quello di Pordenone e di San Vito al Tagliamento. Al momento, poi, non è chiaro (almeno a noi comuni mortali) se andremo o meno ad elezioni politiche, aspetto questo che influenzerà non poco le strategie e le alleanze delle forze politiche che scenderanno in campo per le amministrative locali.
Il primo post di quest'anno, dunque, tratta del tema del Difensore_civico, una figura che pare non faccia molto comodo agli amministratori tutti, almeno stando a quanto accaduto lo scorso mese di novembre in una tv locale dell'area giuliana quando, in un dibattito tra il Presidente della regione Renzo Tondo e alcuni consiglieri regionali tra i quali Travanut per il Pd e Corazza per l'Idv, lo stesso Tondo affermava, anche con un certo vanto, che uno tra i costi della politica che erano stati tagliati era quello della eliminazione della figura del Difensore Civico. A questa affermazione mi aspettavo una presa di posizione almeno da parte dei citati Travanut e Corazza i quali, invece, hanno lasciato correre senza battere ciglio!
Questa mancanza di attenzione la ritengo un fatto grave e allora per spiegare bene a cosa serva e forse perché un pò a tutte le forse politiche sta bene che questa figura non ci sia, pubblico la lettera aperta al Presidente Tondo che l'amica Rossana Casadio di Sacile Partecipata e Sostenibile ha scritto nel 2008 (quando ricopriva la carica di consigliere comunale a Sacile) proprio sul tema del Difensore Civico.
La pubblico anche come stimolo a chi vorrà proporsi alla guida dell'amministrazione cordenonese perché non dovrebbe dimenticare che, avere una cultura della Difesa Civica, significa:
- avere grande stima di ogni singolo cittadino e ricordare che essere stati eletti come amministratori significa tutelare giorno per giorno i suoi legittimi diritti, senza distinguere tra categorie più o meno forti, più o meno portatrici di voti, più o meno garanti di progressioni di carriera politica;
- che ricoprire il ruolo di amministratore non dà più importanza, più prestigio, più potere, bensì più responsabilità e che questa non deve mai sottrarsi alla possibilità di essere “pesata” e “oggetto di reclamo se scadente” dai cittadini che hanno scelto a chi affidarla;
- combattere l’usanza, tanto italiana, del cittadino che deve andare dal singolo politico per chiedere la soluzione di un problema e che crede che il poltico di turno gli ha fatto “un favore”, non sapendo invece che quanto chiesto era un suo diritto.
Buona lettura e buone riflessioni.
Caro Mauro e cari cittadini, purtroppo la Giunta Tondo ha abolito il DifCiv Regionale, il Govenro Berlusconi tutti i DifCiv Comunali ...... ci resta solo la possibilità del DifCiv Provinciale. Domanda da i milione: secondo voi Ciriani e co. ci penseranno?! E secondo voi era nel programma per le provinciali del centro-sinistra?!
Rossana
Scritto da: Rossana Casadio | 06 gennaio 2011 a 20:41