«Riconsegneremo alla cittadinanza il potere di decisione anche in materia urbanistica». Era questa la frase di apertura dell'articolo de “Il Gazzettino“ dell'8 febbraio 2009,con la quale, Laura Sartori, assessore alla Partecipazione annunciava che l’amministrazione stava lavorando alle modifiche da apportare allo Statuto comunale.
Dev'essere veramente complicato mettere mano allo Statuto se, a distanza di ben quattro anni dall'insediamento e da oltre un anno dall'ultimo annuncio, l'attuale amministrazione guidata da Mucignat non ha prodotto alcuna modifica, tant'è che è ancora in vigore il testo dello Statuto approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 110 del 13 dicembre 2001 e modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 41 del 10 aprile 2002, quando l'amministrazione era ancora quella di centro destra!
Ed è così che arriviamo al 28 aprile 2010, quando apprendiamo che il consiglio è stato chiamato (era ora) ad approvare il nuovo Statuto tra le cui modifiche vi sarà anche quella relativa alla regolamentazione del Consiglio comunale dei ragazzi. «I giovani sono chiamati a riflettere, a confrontarsi – ha detto Alberto Fenos, vice sindaco – e, ulteriore passaggio, a interloquire con gli amministratori per avanzare le loro proposte».
La modifica allo Statuto, invece, doveva essere (almeno così era stato promesso) uno dei primi provvedimenti dell'attuale amministrazione, dato che tale documento detta le regole per guidare la macchina comunale ed i rapporti con i cittadini i quali, in questi anni, non avrebbero potuto indire alcune iniziative, magari proprio in materia urbanistica, poiché tale possibilità era stata espunta dallo Statuto proprio dal centro destra.
Era ed è, perciò, più che urgente riconsegnare la democrazia nelle mani dei cittadini senza attendere quattro anni anche perché, tale lavoro, non avrebbe impegnato le casse comunali (che sappiamo essere “ristrette“), ma solo le meningi dei nostri amministratori sia di maggioranza che di minoranza e nell'interesse dell'intera comunità cordenonese.
Per ora, non ci resta che attendere l'emanazione del nuovo Statuto comunale.