Sono passati già 34 anni dal quel 6 maggio del 1976 quando il terremoto cambiò il volto di buona parte del Friuli e ne segnò lo spartiacque tra un “prima“ e un “dopo“.
Noi di Cordenons lo ricordiamo anche per la punta "rotta" del nostro campanile, ma soprattutto per la perdita del nostro concittadino <strong>Carlo Roman</strong>, deceduto nel crollo della caserma Goi-Pantanali di Gemona del Friuli mentre, già architetto, prestava servizio di leva come alpino.
Voglio ricordare anche mio padre, scomparso da poco, che nei giorni immediatamente successivi al terremoto si recò alla caserma Goi di Gemona a scavare.
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