Ricevo e volentieri pubblico questo post di Rossana Casadio che ringrazio.
“Complimenti al cittadino di Cordenons che sottoporrà la sua nuova casa alla verifica prevista per ottenere la certificazione di Casa Clima. Si tratta della seconda certificazione in tutta la nostra regione, dopo quella rilasciata ad un’altra casa unifamiliare costruita a Mereto di Tomba (UD). Il rilascio della certificazione avviene da parte dell'Agenzia Provinciale per l'Energia di Udine che, dopo lungo, attento e competente esame di diverse tipologie di certificazione, è approdato appunto a Casa Clima, non solo per la qualità delle procedure di verifica ma anche per l’assoluta indipendenza della Klimahaus Agentur di Bolzano. La stessa indipendenza che riesce a garantire l’Agenzia Per l’Energia, con sede a Gemona, in quanto designata nel 2007 come coordinatrice direttamente dalla Commissione Europea che gestisce il progetto della Rete Intelligent Energy for Europe.
Che bella notizia ….. niente di strano? Assolutamente no. Tutto come sempre: le innovazioni, le vere “buone pratiche”, quelle che sanno tracciare la via per un futuro migliore ma che passano quasi inosservate, sono quelle messe in moto da parte di semplici cittadini. Senza tanti proclami sulla stampa (di tante intenzioni e pochi fatti) come usa fare la politica, queste due famiglie non fanno qualcosa solo per sé stesse ma anche per noi. In questo periodo assistiamo come ogni anno, ma in modo sempre più grave, al provvedimento di limitare il riscaldamento causa l’inquinamento. Ebbene, queste due famiglie possono chiamarsi fuori da questa responsabilità e non possiamo che ringraziarle.
Peccato non poter fare altrettanto con i nostri Amministratori. Come mai i primi due edifici certificati sono privati? Non un asilo, una scuola, un ospedale, una palestra, ecc.? Certo, ci sono comuni che stanno installando impianti per la produzione di energia. Ma questo dimostra che ancora una volta iniziamo dalla fine. Per prima cosa un edificio va reso il meno “energivoro” possibile! E alla fine, quando basterà il 20 % di energia, si pensa all’impiantistica.
La politica, che avrebbe il compito di essere lungimirante e promotrice di un futuro migliore per le prossime generazioni, si è invece subito affannata per chiedere per l’Italia una proroga di due anni alla Direttiva Europea del 16/12/2002 che prevedeva il recepimento sul rendimento energetico nell’edilizia entro il 4 gennaio 2006. L’Europa d’oltralpe invece l’aspettava, pronta ad accogliere una regolamentazione con entusiasmo, visto che la strada l’avevano già imboccata da tempo. Ad esempio, nell’intera Provincia di Bolzano, da marzo del 2007 non si costruisce più sotto la classe B con gran consenso popolare. Risparmiare sulla bolletta, come chi abita ad es. in un complesso residenziale di 70 appartamenti dove paga 200 Euro l’anno di riscaldamento, significa anche eliminare quel marchio di povertà a quelle famiglie che non riescono più a pagare tali spese. Significa al tempo stesso vivere in un ambiente più salubre e non dover spalanacare tutte le finestre di una scuola perché il riscaldamento va a tutto gas o, peggio, sporgere denuncia collettiva da parte di residenti contro il loro costruttore perché le pareti sono nere di muffa.
Il messaggio è maggior comfort abitativo, meno inquinamento e meno dipendenza dai “Signori dell’energia”. Con l’APE e CasaClima si è sicuri di sottoporre l’edificio ad’occhio esperto ed indipendente. Perché facilemente, come sempre nel nostro Paese, bisogna fare molta attenzione affinchè il controllato non sia anche controllore ….
Come mai a Pordenone non è più stato aperto uno sportello dell’APE di Udine, visto che nel 2007 Strassoldo e De Anna, allora Presidenti delle due Province, avevano definito la firma del protocollo come “un cammino comune di collaborazione”, che poneva “le basi per la nascita di un’agenzia interprovinciale dell’energia” per “diffondere tra la cittadinanza comportamenti di risparmio energetico” e definire “una volta per tutte il fabbisogno energetico delle due province”. Quanti comuni hanno introdotto un Regolamento Edilizio coraggioso come quello di Carugate?
Data l’ignavia della politica invito quindi tutti i cittadini a consultare i sito www.ape.ud.it e www.agenziacasaclima.it e lancio una proposta: formiamo un comitato in ogni comune che si chiami “Un cappotto al nostro asilo”, inventiamo iniziative e raccogliamo fondi (non sono cifre astronomiche), e poi mettiamoli sul tavolo dei nostri Amministratori con data di scadenza!“
al solito: c'è la certificazione di CasaClima pronta ed efficace ma De Anna non molla dalla VEA ... e così si continua a rimandare (e a costruire). Dal primo gennaio del 2006 stiamo arrivando - forse - al primo giugno 2010 .... e poi non devo "pensar male"???!!!
Scritto da: rossana | 22 gennaio 2010 a 21:27
Io lo proporrò al gruppo di Sacile Partecipata e Sostenibile - l'importante è continuare a citare lo slogan in più occasioni possibili - magari succede come per il Pedibus ..... si inzia da un comune e poi la valanga (buona) travolge altri!!!
Io non temo di continuare "a sognare", anzi, credo che dovrebbe essere un compito maledettamente serio della politica quello di saper sognare!
Scritto da: rossana casadio | 13 dicembre 2009 a 17:52
Rossana la tua risposta al precedente commento non poteva essere migliore.
E ora veniamo alle cose serie.
La situazione di Cordenons è la seguente:
- da un lato si pensa ad installare impianti per la produzione di energia, senza rendere l'edificio meno “energivoro” come dici bene tu;
- dall'altro, a distanza oramai di quasi quattro anni dalle elezioni del 2006, l'attuale amministrazione di centro sinistra è ingessata e non ha saputo redigere alcun nuovo Regolamento Edilizio che potesse segnare un cambio di strategia marcato rispetto alla precedente amministrazione e che almeno somigliasse a quello di Carugate.
Questa è la triste ignavia politica di cui parli.
La costituzione di comitati mi pare una buona idea: da dove cominciamo?
Scritto da: Ideepercordenons e non solo | 09 dicembre 2009 a 01:46
Quello che "ricorda" non importa, è quello che finora ha DIMOSTRATO che conta!
rossana casadio
Scritto da: rossana casadio | 06 dicembre 2009 a 18:52
Casa Clima è una certificazione privata di un'azienda privata Klimahaus Agentur di Bolzano.
Ricorda tanto il Mercurio D'Oro... il premio alla qualità che le azeinde si autopagavano.
Altro che indipendenza!
Scritto da: MP | 04 dicembre 2009 a 11:15