In merito al tema della gestione integrata del ciclo dell'acqua, nelle scorse settimane si è saputo che il nostro comune non ha aderito a Gea (la multiutility che ha come riferimento il comune di Pordenone) preferendo Sistema Ambiente.
La scelta dei nostri amministratori di accordarci con una società distante dal nostro territorio (dove già oggi Pordenone fornisce l'acqua all'acquedotto cordenonese di S. Giovanni quando questo non ce la fa a sopperire alle richieste), pare contraria alla logica, così come, a mio parere, lo fu anche la vicenda dell'ASTER costituita con comuni che, se si esclude S. Quirino, non sono proprio “contermini“ a Cordenons come Zoppola e S. Giorgio della Richinvelda che stanno addirittura al di là dell'alveo del Cellina - Meduna.
Gli ASTER - Ambito per lo sviluppo territoriale - istituiti con L.R. Friuli-Venezia Giulia 9 gennaio 2006, n. 1 (
Scarica LR_FVG_1_9-10-06) sono definiti come una
forma associativa tra Comuni per la gestione di servizi e funzioni, che rappresentano aree vaste, bacini di popolazione tali da essere riconosciuti come interlocutore unitario per Regione e Provincia nella programmazione di interventi territoriali integrati.
Se pensiamo che l'Aster dovrebbe servire a condividere, tra le altre, politiche dei trasporti e urbanistiche, mi dite come queste potranno mai essere attuate e condivise con i comuni di Zoppola e S. Giorgio alla Richinvelda? Non sarebbe utile che i nostri amministratori ce lo facessero sapere? Tuttavia, sul tema dell'ASTER tornerò in un prossimo post.
Ora, però, occupiamoci del tema dell'acqua e delle logiche che hanno guidato le scelte di questa nostra amministrazione e dei suoi consiglieri i quali hanno deliberato la scelta del gestore Sistema Ambiente non solo senza spiegarlo ai cittadini (ma non esiste la rivista comunale per questo?), ma nemmeno in aula, almeno stando alle dichiarazioni rese alla stampa dal consigliere di opposizione, Stefano Raffin, secondo il quale la «delibera non è stata accompagnata da documenti per comprendere la convenienza in termini di efficienza, efficacia ed economicità».
Quello che si sa per certo è che, con la gestione dell'Ato e con quello che costano ai cittadini le
cariche in questo ente, gli aumenti delle tariffe dell'acqua saranno sensibili (si parla del triplo rispetto alle tariffe attuali), mentre non si conoscono affatto quali saranno gli effettivi benefici rispetto ad ora (anche in questo caso mi pare che manchi un'informazione capillare con un coinvolgimento degli abitanti e non solo qui a Cordenons) e, in questo momento di difficoltà economica, questa è senz'altro un'altra “buona“ notizia!