Certo da un'assessore comunale ci si attenderebbe più serietà invece dei soliti proclami di cose da fare, come quello che ho letto nel Gazzettino del 12 marzo.
Il titolo è "Tramit, il centro anziani ringiovanisce": la struttura nei prossimi mesi sarà completamente ristrutturata.
Non riprodurrò l'intero articolo, ma in neretto ho evidenziato i passaggi chiave che evidenziano il Rodini-pensiero, una costante da quasi due anni a questa parte.
L'articolo inizia con "Potrebbero prendere il via entro agosto o settembre i lavori di riqualificazione della struttura che, nel quartiere del Tramit, ospita le attività del Centro anziani e dello Spazio giovani". «Attualmente spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Mario Rodini ci apprestiamo a presentare il progetto preliminare degli interventi, cui seguiranno quello definitivo e quello esecutivo. Una volta ottenuto il via libera da parte della Regione, potremo avviare la procedura per l'assegnazione dell'appalto e, se tutto procederà regolarmente, si può prevedere che tra agosto e settembre si potrà dare inizio ai lavori».
E ancora.
«Gli interventi, pur rilevanti, sull'edificio non dovrebbero richiedere la chiusura temporanea al pubblico della struttura. L'apertura del Centro nel solo pomeriggio e a esclusione del lunedì dovrebbe consentire di programmare i lavori in modo tale da non interferire con le attività ricreative che vi si svolgono all'interno. Al massimo, per ragioni di sicurezza potrebbe essere disposta una chiusura eccezionale limitata a qualche giorno».
Non si capisce, poi, come "l'amministrazione comunale intenda realizzare la ristrutturazione completa del fabbricato prevedendo la sola manutenzione del tetto in eternit invece della sua sostituzione". Dato che mi occupo professionalmente di queste cose, devo dire che l'opzione dell'amministrazione secondo la quale "può essere sufficiente" (come vedete siamo sempre nel campo delle ipotesi) "non rimuovere l'eternit, ma provvedere ad un intervento di verniciatura che ne eviterebbe la sostituzione ancora per alcuni anni", mi preoccupa alquanto dato che si tratta di un fabbricato con presenza di persone ed inserito in zona residenziale: cosa ne sarà della copertura in eternit a fronte di una violenta grandinata come quelle che sempre più spesso colpiscono le nostre zone? Lo sa l'assessore che la legge in materia prevede che l'eternit dovrà essere monitorato nel tempo per verificarne lo stato di degrado? Si sono valutati i costi relativi a queste incombenze? L'assessore dovrebbe chiarirlo.
Anche i frati francescani della parrocchia di S. Pietro hanno provveduto recentemente all'intera sistemazione del tetto della palestra di S. Pietro e alla contestuale rimozione di tutto l'eternit: non mi si dirà che il nostro comune, anche a fronte dell'aumento dell'addizionale Irpef, non può permettersi un simile intervento che sarebbe anche di buon esempio per i tanti (cittadini e imprese) che ancora possiedono qualche tettoia o fabbricato coperto con l'eternit. Non ci credo!
E allora vediamo a quanto ammontano (o forse dovrei dire "ammonterebbero?) i costi: "per questa serie di interventi di manutenzione straordinaria la Regione ha già stanziato 80 mila euro complessivi, ripartiti in quote annuali di quattromila euro per una durata di vent'anni". Domanda: e se questo intervento lo si finanziasse con il taglio della rivista di propaganda "In Comune" dal costo, pare, di 50 mila euro l'anno? Il sindaco o il "brillante" assessore al bilancio non hanno nulla da dire in proposito?
Perché vedete, se non date l'esempio, poi non potete venire a raccontarci il solito ritornello che non si possono fare gli interventi perché le casse comunali sarebbero vuote. Vogliamo cominciare a riempirle con qualche tagliuccio di spese inutili?
Infine, un invito a Rodini ad usare meno condizionali nelle interviste, ma forse non è solo un problema di condizionali.