Sui cinquanta euro della discordia si è impantanato il consiglio comunale. Ognuno, leggendo l'articolo, potrà farsi un'idea circa le ragioni o i torti delle opposte forze di governo della città.
A me, leggendo le obiezioni dell'opposizione, è venuta in mente la seguente considerazione: "pubblicizzare le perdite (collettività) e privatizzare gli utili (ai pochi soliti noti)".
Tuttavia, se è vero, come ha dichiarato un esponente dell'opposizione, che la decisione della maggioranza «è giunta direttamente al consiglio senza il passaggio in commissione» allora credo che tale modalità vada criticata.
Si è vero, non c'è stato il passaggio in commissione.
E' stato un errore di metodo che è stato ammesso dallo stesso Assessore Rodini in Consiglio. Ci si è accorti troppo tardi per poter convocare una seduta della II commissione prima del Consiglio. La revisione doveva essere approvata il 19.02.07 altrimenti, per questioni burocratiche che non sto a spiegare, si sarebbe dovuto rimandare il provvedimento al 2008.
L'incidente è uno stimolo a "razzolare" meglio sapendo che è più facile parlare che fare.
Detto questo, la polemica dell'opposizione è stata strumentale per lanciare la solita e generica accusa: la sinistra al governo mette solo tasse e balzelli.
Scritto da: gianni ghiani | 22 febbraio 2007 a 09:26