Ieri sera (27 settembre) si è tenuto un incontro con lo scopo di presentare la nuova rivista (che potrete scaricare, o solo leggere, collegandovi al Podcast di questo blog) dell'amministrazione alle associazioni e anche ai cittadini. No, no scusate, i cittadini non erano invitati a dire la loro su una rivista che comunque pagheranno con le loro tasche!!! Lodevole la notizia che, dell'attuale redazione formata da 4 persone, ben 3, Caltran, Lunardelli e Sist, prestino la loro opera gratuitamente, mentre il direttore responsabile, Antonella Pitton, ha un contratto con l'amministrazione. "Tale contratto", dice il nostro attuale dipendente/assessore alla cultura Fenos, "costa meno di quanto costava quello del precedente direttore del periodico Cordenons News". Bene, mi dico e ispirato da questa affermazione del nostro dipendente/assessore, chiedo:"Quanto costa allora?" Risposta del nostro dipendente/assessore: "Questa domanda è indelicata, è come se chiedessi a te quanto guadagni. Comunque c'è una delibera che è agli atti". Caro dipendente/assessore, in primis io non ho il minimo problema a dire quanto guadagno anche se i miei ricavi derivano da lavoro privato e non da incarichi pubblici, per cui mi pare che sia la sua ad essere una risposta indelicata!. In secundis, la differenza (che lei, suvvia, conosce benissimo) tra me e la persona in questione è che quest'ultima ha un contratto pubblico ed è pagata con soldi pubblici dei quali i cittadini, quali datori di lavoro, hanno tutto il diritto di conoscere il come, il quanto e il perché vengono spesi. Vede, assessore, forse le sfugge che tutte le persone con cariche o ruoli pubblici sono dei dipendenti dei cittadini ai quali, in un paese normale, rendono conto pubblicamente. In un paese a lei caro come gli USA, un uomo pubblico mai si sarebbe sognato di rispondere come ha fatto lei ieri sera (sarebbe molto impopolare), ma avrebbe esplicitato pubblicamente il quantum, anche perché credo non vi sia nulla da nascondere o da vergognarsi. Sarebbe stato bello. Un passo verso la trasparenza. Non lo è stato!
"Comunque c'è una delibera che è agli atti."
Quanto costa la direttrice è pubblicato come spesa in un atto pubblico, dove è lo scandalo?
Suvvia questa è una polemica da bassa Lega (Nord), una cosa che mi aspetto da Pottino, non da uno del Centro-Sinistra.
Se squarciassimo il velo su altri contributi a "corpo" ad associazioni in cui si nascondono un sacco di "stipendi" non dichiarati, beh lì avremmo davvero da che scandalizzarci, sia a Destra che a Sinistra.
Sui bollettini comunali, sarebbe bello che fossero gestiti davvero in maniera democratica, magari con un nr di pagine proporzionato alle forze politiche che stanno in comune, questo pure per permettere un'informazione "di tutti", invece sono un organo di propaganda per il sindaco e la propria giunta, apagto anche coi soldi di chi non li ha votati.
Scritto da: Moreno Puiatti | 02 ottobre 2006 a 10:02
...il potere va esercitato con trasparenza, permanentemente a dare spiegazione di quello che si fa. Ciò perchè in democrazia i padroni sono i cittadini e i rappresentanti politici si devono rivolgere continuamente a loro. Penso poi che le persone che meglio sanno esercitare il potere sono quelle che non lo amano, non lo rincorrono con ansia, non sentono nei suoi riguardi un attaccamento insano, ma quelle che lo vogliono usare per cambiare le cose. Chi ama il potere non è capace di correre rischi e non realizza il cambiamento.
...hasta siempre, comunque!
DANIELE DE PIERO
Scritto da: DANIELE DE PIERO | 30 settembre 2006 a 14:00
problema che ad esempio il comune di Grottammare ha risolto affidando le redazione delle varie sezioni del bollettino comunale destinato alla cittadinanza agli uffici competenti! Il tutto per rendere l'informazione più efficace, magari più tecnica ma più obiettiva
Scritto da: rossana | 30 settembre 2006 a 09:57