Padre David Maria Turoldo in uno dei suoi tanti racconti del terremoto ha scritto di una donna anziana, cui erano stati dati viveri e coperte. Rivolta ai soccorritori, chiese: "e cumò ce hao di paja" ("e adesso cosa devo pagare?"). Per padre Turoldo quella donna divenne un simbolo: "Questo è il Friuli, gente che paga, che paga sempre, e da sempre".
"No, noi lo sappiamo: una ricostruzione, per essere vera, perché sia segno di civiltà e abbia un valore, non può essere regalata. Una ricostruzione si paga e basta: allora ha un valore. Una cosa la si deve fare con le proprie mani, allora la si ama. Ormai pare che l'uomo non sia più affezionato a nulla: che non ami nulla. Ma una civiltà senza amori non è più una civiltà. Perciò è bene che non ci sia dato nulla in regalo. Non c'è nulla di peggio che una libertà regalata: nessuno saprà usarne bene, perché non ne conosce il prezzo; e non c'è nulla di peggio che regalare un benessere: per questo i figli del benessere sono tutti esposti a un'inevitabile rovina".
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